Ed ecco il fotoracconto sull'ultima serie prodotta di "Star Trek", ovvero "Enterprise".
Essendo "Enterprise" ambientato un secolo prima della serie classica, era teoricamente impossibile trovare qualunque episodio che citasse avvenimenti o personaggi di essa.
In realtà non è proprio così: infatti tra le vicende di "Enterprise" figura una inquietante "guerra fredda temporale", dove umani e alieni si combattono attraversando varie epoche e usando spesso il XXII secolo come campo di battaglia.
Ciononostante, in nessun episodio di "Enterprise" appaiono personaggi della serie classica.
In questo episodio, però, appaiono alcuni alieni visti solo nella serie classica: i tholiani.
Erano apparsi per la prima volta nell'episodio classico "La ragnatela tholiana": l'Enterprise, al comando di Spock, doveva recuperare il capitano Kirk rimasto prigioniero di un'"interfase" (in parole povere, era in bilico tra due universi), e l'intrusione dei tholiani, che esigevano un allontanamento immediato della nave federale, si era rivelata quanto mai inopportuna in quella delicata situazione.
I tholiani non sono umanoidi, hanno sei zampe e due braccia, vivono ad una temperatura di 200° e sono xenofobi: evitano ogni contatto con le altre razze e non tollerano intrusioni nel loro spazio.
Ciononostante, si trovano anch'essi coinvolti nella "guerra fredda temporale".
I tholiani appaiono anche nell'episodio di "Enterprise" intitolato "In uno specchio oscuro", che è proprio ambientato nello stesso tempo e luogo dell'episodio "La ragnatela tholiana" e ne spiega diversi retroscena. In teoria sarebbe stato l'episodio più fedele alla linea da me tenuta finora, ma si trattava di un episodio in due parti, e tutta la faccenda sarebbe stata eccessivamente lunga.
Va detto che nemmeno questo episodio ha una conclusione, per così dire, "soddisfacente": infatti nonostante le reazioni e le resistenze del capitano Archer (osteggiato dal suo primo ufficiale-sorvegliante, la vulcaniana T'pol), la guerra fredda temporale va avanti, tutto resta assai nebuloso e qualunque tentativo umano di capirci qualcosa sembra destinato all'insuccesso.
In compenso, questo rende magnificamente l'atmosfera di "Enterprise": i terrestri tentano timidamente i primi viaggi interstellari senza sapere cosa attendersi da essi, e si trovano a fronteggiare situazioni assolutamente nuove, imprevedibili e spesso incontrollabili. Aveva voglia il capitano Kirk a dire di "arrivare dove nessun uomo è mai giunto prima": nella serie classica, perlomeno, c'era già una federazione dei pianeti, c'era una minima idea delle razze amiche e nemiche, c'erano delle regole (anche se osservate spesso con una certa elasticità). Qui invece è tutto da fare, i vulcaniani sono avari di informazioni, e se il capitano Kirk un secolo dopo potrà fare il cow-boy dello spazio lo dovrà in una certa parte anche agli sforzi del capitano Archer, vissuto quasi un secolo prima.
Infine, un fatto curioso. Colpisce la chiusura mentale di T'pol di fronte a fatti scientifici nuovi come i viaggi nel tempo e l'ipotesi (per quell'epoca solo tale) di unioni interspecie tra umani e vulcaniani.
T'pol infatti liquida tali ipotesi come "non scientifiche" e quindi "non logiche". Volendo, l'atteggiamento è in linea con il personaggio, una vulcaniana incaricata di fare da balia agli umani al loro primo viaggio interstellare, imbevuta di sospetto e diffidenza nei loro confronti e nei confronti del loro approssimativo approccio scientifico. Ma la contraddizione emerge prepotentemente nel confronto con il vulcaniano più famoso della saga, ovvero il sig. Spock. Forse sarà il fatto di vivere un secolo più tardi a dargli una maggiore apertura mentale, sta di fatto che Spock non si tira mai indietro di fronte a qualunque ipotesi scientifica o anche non-scientifica, non esclude mai nulla e indaga sempre con estrema curiosità qualunque fenomeno inedito che gli si para davanti (celebre il suo intercalare, "interessante!" o "affascinante!", dice, alzando il sopracciglio, di fronte a qualunque fatto inconsueto). Il punto è: ma la logica non dovrebbe essere uguale per tutti? Oppure, giustamente, non tutti i vulcaniani sono uguali? Potrebbe avere peso la metà umana di Spock? O, come detto, il fatto di vivere in un'epoca dotata di maggiori cognizioni sull'universo?
Come che sia, in questo episodio T'pol si dimostra notevolmente diversa dall'idea che avevamo dei vulcaniani. perlomeno, quella fornita dalla serie classica.
Un carattere simile a quello di Spock lo dimostra invece il dottor Phlox: egli infatti è sedotto dalle nuove ipotesi scientifiche avanzate, del resto il vero "alieno" di "Enterprise" è lui, come lo era Spock per la serie classica.
E adesso, una breve sintesi: l'enterprise carica a bordo il relitto di una navetta, con a bordo il cadavere del pilota. Ma il veicolo è carico di misteri: il pilota è umano, come è arrivato lì? E la navetta dimostra tutta una serie di proprietà e caratteristiche molto inusuali.
E come se non bastasse, viene reclamata prima dai sulibani e poi dai tholiani, e il deciso diniego del capitano Archer non serve a scoraggiarli...
Buona lettura.

AVVERTENZA: Per leggere i fumetti è necessario Acrobat Reader.

IL MISTERO DELLA NAVETTA
 





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