Produzione: GB, 1966

Interpreti: Patrick McGoohan, Angelo Muscat, Leo McKern, Basil Dignam, Michael Nightingale, Michael Billington, Derren Nesbitt, Colin Gordon, Al Mancini, Patrick Cargill, Georgina Cookson, Alexis Kanner.

Esistono serial televisivi che passano alla storia per la loro unicità e originalità mai più eguagliate, e “Il Prigioniero” appartiene a buon diritto alla categoria. Il soggetto di questa vicenda decisamente
kafkiana è anche semplice, nel suo genere: un funzionario del governo inglese, presumibilmente un agente segreto, si dimette dal suo incarico e se ne va sbattendo la porta. Mentre il suo nome viene cancellato dagli archivi governativi e lui si accinge a fare le valige per sparire (tutto questo si vede ad ogni puntata nei titoli di testa) qualcuno immette gas soporiferi nella sua abitazione, narcotizzandolo. Al suo risveglio, apparentemente è sempre nella sua casa, ma appena si affaccia alla finestra la sorpresa: non si trova più a Londra, ma in uno strano villaggio, caratterizzato da bizzarre architetture vagamente retrò e abitato da gente con
abbigliamento e abitudini altrettanto bizzarri. Non c’è modo di scoprire dove si trovi quel villaggio, dove ogni abitante non ha più un nome ma un numero, e lui è il numero 6. Chi sia il numero1non si sa, e fin dal primo episodio il protagonista viene
corteggiato e insidiato dal capo-villaggio, il numero 2, il quale ha un solo obbiettivo: sapere perché il numero 6 ha dato le dimissioni. Appare chiaro che il villaggio è abitato in buona parte da persone che condividono la sorte del numero 6: ex agenti o funzionari del governo che dopo le dimissioni sono stati imprigionati lì, per carpirgli informazioni o per impedire loro di parlare. A sorvegliare il villaggio impedendo qualunque fuga ci sono telecamere nascoste dappertutto (e una centrale operativa 24 ore su 24) e degli strani palloni gommosi chiamati “rover” che si avventano su qualunque fuggiasco immobilizzandolo e costringendolo a retrocedere.
I  “numeri 2” (ad ogni puntata ce n’è uno diverso, salvo alcune eccezioni) usano metodi molto efficaci di persuasione occulta e non, con pressioni psicologiche di
vario genere, ma mentre tutti gli abitanti del villaggio sembrano pervasi da una totale ed ebete rassegnazione al loro destino, il numero 6 non ha nessuna intenzione di cedere alle violenze e ai ricatti, e ad ogni fine di episodio il numero 2 di turno fallisce miseramente nel suo tentativo di spezzare la fibra e la determinazione del protagonista. Il quale compie anche diversi tentativi di fuga, che non vanno mai a buon fine perché ovunque lui vada trova sempre qualcuno che lo riporta al villaggio...
La serie, creata, prodotta e interpretata dall’attore Patrick McGoohan (noto per aver già interpretato l’agente segreto John Drake nel serial “Danger man”) durò poco (17 episodi) forse anche a causa della sua estrema originalità che la rese poco comprensibile al grande pubblico. Ancora più criptico fu il finale, che
in sostanza cambiò completamente la chiave di lettura di tutto ciò che era accaduto fino a quel momento, dandovi una interpretazione in chiave psicanalitica ed esistenziale.
In ogni caso, la serie è diventata un vero e proprio “cult”, con centinaia di fans raggruppati in un apposito club (del quale McGoohan è, ovviamente, presidente onorario), e l’originale villaggio di Penryhndeudraeth nel Galles (nato come villaggio-vacanze e tutt’ora impiegato a tale uso) utilizzato per le riprese è meta incessante di turisti. La serie è stata integralmente trasmessa in Italia in varie occasioni, sia sulla RAI che sulle TV private e satellitari.

 
17 episodi, 60’, colore.

1) Arrival (Arrivo all’isola)
2) The chimes of Big Ben (Servizi segreti)
3) A, B, and C (Dormire, forse sognare)
4) Free for all (Libertà per tutti)
5) The schizoid man (Tentativo di evasione)
6) The General (Il dittatore)
7) Many happy returns (Ritorno a casa)
8) Dance of the dead (Persecuzione)
9) Do not forsake me o my darling (Lo scacco del barbiere)
10) It’s your funeral (Il complotto)
11) Checkmate (Regina, torre, pedina)
12) Living in Harmony (Fantasia e realtà)
13) A change of mind (L’asociale)
14) Hammer into anvil (Passa un giorno, passa l’altro)
15) The girl who was death (Fuga dalla morte)
16) Once upon a time (Le sette età dell’uomo)
17) Fall out (Evasione)


 





  



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