Come si può dimenticare George Meliès? Il cinema di fantascienza lo ha praticamente inventato lui, insieme, ovviamente, agli effetti speciali.
Famoso prestigiatore, era presente alla “prima” storica dei fratelli Lumière, il 27 Dicembre 1895, e rimase subito affascinato dalla nuova tecnica. Si affrettò quindi ad acquistare una macchina da presa e una buona scorta di pellicola.
Inizialmente si limitò a riprendere scene di vita comune, alla stessa maniera dei Lumière. Poi un giorno, causa un malfunzionamento della cinepresa, in un film apparve un autobus che, improvvisamente, si trasformava in una carrozza. Semplicemente, la macchina si era bloccata durante il passaggio dell’autobus, ed era ripartita mentre passava la carrozza. Lo sfondo era lo stesso, l’illusione perfetta. E gli effetti speciali erano nati, in quanto Meliès capì subito le enormi possibilità del mezzo cinematografico: era ora possibile mostrare un’infinità di cose che non esistevano nella realtà.
Meliès realizzò il primo studio cinematografico del mondo, dotato di tutti i trucchi e i fondali teatrali possibili.

Ovviamente, oggi i film di Meliès fanno sorridere, in quanto nessuno può prendere sul serio un razzo che si conficca in un occhio della luna o scenari palesemente di cartapesta, ma quello che conta è il principio: le innovazioni tecniche, come ben sappiamo, non sarebbero mancate.

Filmografia:

1896: Seànce de prestidigitation (Spettacolo di magia)
1896: Mystere indien (Mistero indiano)
1897: Le cabinet de Mèphistophéles (Lo studio di Mefistofele)
1902: Voyage dans la Lune (Viaggio sulla Luna)
1904: Voyage à travers l’impossible (Viaggio nell’impossibile)
1907: Vingt mille lieues sous les meres (Ventimila leghe sotto i mari)
1907: Le tunnel sous la Manche (Il tunnel sotto la manica)
1912: A la conquète du pòle (alla conquista del polo)






 







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