Come già accennato nella pagina relativa a questa serie, questa è probabilmente la "vera" fantascienza.
Ovvero, storie "ai confini della realtà". Non si parla necessariamente di astronavi, razzi, futuri vicini o lontani ma dell'insolito che bussa alla porta della vita di tutti i giorni, di situazioni anomale che annullano le nostre certezze su quello che dovrebbe essere il mondo che conosciamo.
Chiunque abbia letto una buona dose di racconti brevi di fantascienza di autori classici come Asimov, Bradbury, Sheckley, Brown e vari altri può capire benissimo lo spirito che anima questa celeberrima serie.
E questo fornisce lo spunto per una piccola precisazione ad uso e consumo di quei soloni che pretendono di stabilire cosa sia la "vera fantascienza" al cinema o in televisione.
Il punto è questo: non si può semplicemente pretendere di trovare la fantascienza dura e pura al cinema o in televisione, o di giudicare un prodotto televisivo o cinematografico in base al tasso di "vera fantascienza" in esso contenuto.
Questo perché un prodotto televisivo o cinematografico non è fatto per accontentare i capricci dei critici cispigliosi, ma per attirare, possibilmente, un pubblico sufficientemente vasto per avere un adeguato ritorno economico, a vario titolo (biglietti per il cinema e pubblicità per la TV, più l'home video). E poiché la fantascienza viene spesso vista come un prodotto per una stretta cerchia di intellettuali, se la si vuole portare sullo schermo bisogna "aggiustarla" in qualche modo e renderla digeribile.
Quindi, un prodotto televisivo o cinematografico va giudicato in base alla sua riuscita complessiva che è fatta di varie cose, come una buona sceneggiatura, buoni effetti speciali, buoni dialoghi e, in definitiva, un buon spettacolo.
A farla breve, difficilmente al cinema o in TV si potrà vedere la "vera fantascienza", ma semmai, per usare un'espressione alimentare, dei "prodotti al gusto di fantascienza".
Chiaramente questo non vieta di realizzare storie fantascientifiche di buona qualità (e questa serie ne è forse il migliore esempio), ma se lo spettacolo è valido e avvincente alla fine lo scopo è ugualmente raggiunto, e chi giudica un film o un telefilm solo in base alla "percentuale di fantascienza" in esso contenuta dimostra di non capire nulla di cinema e spettacolo, anche se è un famoso critico e scrive per prestigiose riviste di fantascienza.
Questo dente me lo dovevo proprio togliere: ero stanco di leggere recensioni deliranti su prodotti tutto sommato validi e memorabili per il solo fatto di non essere "fantascienza al 100%".
E per fare ciò ho approfittato di questa pagina, dove comunque si tratta una serie al di sopra di ogni sospetto, anche per i palati più raffinati.
Trattandosi di due episodi brevi (30' ciascuno) ho voluto esagerare e ne propongo due al prezzo di uno.
Il primo, "L'odissea del volo 33", è abbastanza noto: un aviogetto di linea in volo verso New York (notare che a quell'epoca gli aviogetti erano ancora una bella novità...) inizia a prendere sempre più velocità... arrivando ad una destinazione decisamente imprevista.
Il secondo, "Chi è il vero marziano?", non manca di risvolti umoristici: viene avvistato un UFO, due poliziotti seguono le orme del presunto "marziano" che portano in un bar pieno di clienti: ma chi di essi sarà il marziano?
Buona lettura.

AVVERTENZA: Per leggere i fumetti è necessario Acrobat Reader.

L'ODISSEA DEL VOLO 33
CHI E' IL VERO MARZIANO?







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