V-VISITORS

Produzione: USA, 1983-85

Interpreti: Marc Singer, Faye Grant, Jane Badler, June Chadwick, Michael Ironside, Robert Englund, Jeff Yagher, Jennifer Cooke.

Tramontata (momentaneamente) la stagione di “Star Trek” e dei serial inglesi della ITC, passate le meteore di “Galactica” e “Buck Rogers”, “V-Visitors” fu una bella novità, per il notevole impiego di mezzi e il soggetto (almeno all’inizio) avvincente.
Volendo, il soggetto non si poteva considerare originalissimo: di fatto si trattava dell’ennesima invasione aliena. Tuttavia c’erano alcune minime varianti sul tema, unite a qualche colpo di scena ben studiato, che la resero intrigantissima e incollarono il pubblico agli schermi.
Tutto inizia con l’apparizione di enormi astronavi nei cieli: chiaramente astronavi aliene. La popolazione sta in ansia, ma alla fine le notizie sono rassicuranti: gli alieni sono umanoidi, e vengono in pace per collaborare con gli umani.
Tutti tirano un sospiro di sollievo, ma c’è sempre chi vuole scoprire di più. E l’operatore televisivo Mike Donovan (Marc Singer) va a curiosare oltre il dovuto sulle astronavi aliene... scoprendo così che gli alieni, tanto per cominciare, non sono proprio umanoidi: sono invece una razza di rettili camuffati con maschere di
plastica molto realistiche. Questi rettili si cibano di roditori vivi come i loro più primitivi parenti terrestri (e le scene degli alieni che inghiottono topi vivi sono molto ben realizzate), ma purtroppo non solo di quelli: infatti nelle loro astronavi hanno enormi celle frigorifere dove conservano esseri umani da utilizzare come cibo...
Sfuggito miracolosamente agli alieni, Donovan diffonde la notizia, e l’umanità si rende conto troppo tardi di essere alla mercé di questi mostri.
Come durante le occupazioni naziste (alle quali il serial è intenzionalmente ispirato) la popolazione si divide in due: da una parte chi cerca di organizzare forme di ribellione e di resistenza, dall’altra dei veri e propri “collaborazionisti” che non si fanno scrupoli di tradire i loro simili per il loro interesse personale.
Nelle file della resistenza finisce subito in prima linea lo stesso Mike Donovan, affiancato dalla dottoressa Julie Parrish (Faye Grant),  e dallo scienziato Robet Maxwell (Michael Durrell).
A loro si uniscono presto Elias Taylor (Michael Wright), un giovane privo di scrupoli che passa alla resistenza dopo l’uccisione del fratello da parte degli alieni; il mercenario Ham Tyler (Michael Ironside), che con la sua competenza in materia di armi e guerriglia insegna ai resistenti come combattere gli alieni in modo efficace; l’alieno Martin (Frank Ashmore: tutti gli alieni adottano nomi terrestri, anche se la finzione dura poco) che, disapprovando i metodi e gli scopi dei suoi simili, diviene amico di Donovan nonché quinta colonna della resistenza; infine l’alieno Willie (Robert Englund), pacifico e vegetariano. Su questo attore è

necessario soffermarsi un momento: infatti più o meno durante le riprese di “Visitors” Robert Englund trovò il ruolo della vita, ovvero lo spettro malvagio Freddie Krueger, protagonista della ventennale serie di film horror “Nightmare”. Per quanto diametralmente opposto al personaggio di Willie, Freddie Krueger ha regalato al suo interprete una popolarità incredibile, consacrata ormai negli annali del cinema di genere.
Poi ci sono gli alieni: in primo luogo la perfida Diana (Jane Badler), ufficiale scientifico degli alieni, capace di inventare sempre nuovi strumenti di tortura per gli esseri umani; poi John (Richard Herd), il comandante; Brian (Peter Nelson) un alieno giovane e apparentemente gentile che seduce l’ingenua Robin Maxwell (Blair Tefkin) per sperimentare i risultati di un incrocio tra umani e alieni.
Poi non mancano i “collaborazionisti”: in primo luogo Nathan Bates (Lane Smith), un industriale privo di scrupoli che vede negli alieni solo una possibilità in più di guadagno; personaggio ancora più negativo il giovane Daniel Bernstein (David Packer): si arruola tra gli “amici degli alieni” solo per fare colpo su Robin (che non lo ricambia, preferendogli l’alieno Brian) e tradisce la sua famiglia (coinvolta nella resistenza) solo per una stupida ripicca... alla fine gli alieni lo utilizzeranno come cibo! Robin Maxwell invece è solo una ragazzina frivola che si lascia sedurre da Brian senza pensarci troppo: al momento di partorire i due gemelli avuti dall’alieno toccherà alla resistenza soccorrerla... Donovan perderà la sua donna, la giornalista Kristine Walsh (Jenny Sullivan), alla quale gli alieni interessano solo per fare carriera: morirà poco dopo avere capito la verità.

La prima parte della serie era in realtà una “miniserie”: un film per la TV di quattro ore, diviso in due parti. Su questa prima parte non c’è molto da aggiungere se non che, dopo aver vinto una prima, peraltro modesta, battaglia contro gli invasori, i ribelli umani lanciano un messaggio radio nello spazio, rivolto a tutti i possibili nemici degli alieni, per chiedere il loro aiuto...
Questo primo film ebbe un tale successo da convincere il suo realizzatore Kenneth Johnson (autore, tra l’altro, anche della “Donna Bionica” e dell’”Incredibile Hulk”) e la NBC (ovviamente) a realizzare una seconda parte.
Così, un anno dopo, i lucertoloni malefici tornarono sugli schermi con “V- The Final Battle”, un altro film TV diviso in tre parti.
Qui sono passati quattro mesi dall’arrivo dei visitatori, i quali con una intensa
propaganda cercano di mantenere la maggioranza dell’opinione pubblica dalla loro parte, cercando nel frattempo di sradicare la resistenza. Donovan riesce, con uno stratagemma, a mostrare il vero volto di John davanti alle telecamere e a milioni di spettatori.
Intanto è nato un movimento di resistenza internazionale, capeggiato da Tyler e Chris Faber (Mickey Jones). Julie viene rapita e torturata da Diana, ma la resistenza riesce a liberarla.
Intanto Robin, messa in gravidanza dall’alieno Brian, partorisce due gemelli: un maschio con fattezze aliene (cioè con squame e pelle verde) che però muore subito, e una femmina apparentemente umana che però, oltre a possedere la lingua biforcuta, cresce istantaneamente come una bambina di otto anni circa

(Jenny Beck)...
Grazie alla collaborazione di Willie e ai laboratori di Nathan Bates, gli umani mettono a punto una polvere rossa che si rivela micidiale per gli alieni. Sparsa per tutta l’atmosfera terrestre, la polvere rossa costringe gli alieni ad andarsene, mentre Diana rimane prigioniera della resistenza.
Anche il secondo film TV andò molto bene, al punto di indurre la NBC a creare definitivamente una serie televisiva. L’unico problema fu che Kenneth Johnson aveva lasciato la produzione, probabilmente per disaccordi, per cui la serie, fatta senza di lui, perse un po’ di mordente.
La serie televisiva riparte un anno dopo le vicende del secondo film. Martin si è inserito tra gli umani (ed è costretto a prendere un antidoto alla polvere rossa),
mentre Diana è in attesa di un processo per crimini contro l’umanità.
Ma la perfida aliena riesce a fuggire, uccide Martin e chiama la flotta che si trova ancora nel sistema solare. La resistenza deve riorganizzarsi: gli alieni stanno per tornare.
Per Diana non è comunque così semplice: ora al comando della flotta c’è Lydia (June Chadwick), perfida e ambiziosa quanto lei, e anche se Diana riprende il comando dovrà sempre guardarsi le spalle dalla collega. La loro rivalità è, ovviamente, una manna per i terrestri, in quanto indebolisce notevolmente l’efficienza dei nemici.
Elizabeth, la bambina semi-aliena di Robin, cade in uno stato di crisalide, dal quale si risveglia sotto forma di una bella ragazza adolescente (Jennifer Cooke).

Elizabeth presto dimostrerà di avere poteri non umani...
Con il riaprirsi delle ostilità la resistenza perde Elias e Robert Maxwell (che si sacrifica in un attacco suicida), ma guadagna un nuovo arrivato. Il giovane Kyle Bates (Jeff Yagher) è il figlio ribelle di Nathan Bates: come il padre è colluso con gli alieni, così lui appoggia incondizionatamente la resistenza. Il personaggio è però difficile da gestire: oltre ad essere indisciplinato, crea una rivalità tra Elizabeth e sua madre Robin (che, di fatto, è come se fossero coetanee), entrambe innamorate di lui (ma solo Elizabeth è ricambiata).
Agli alieni invece si unisce Charles (Duncan Rehger) come nuovo comandante. Egli sposa Diana, ma viene ucciso, e dell’omicidio vengono accusate sia Diana che Lydia.
Il nuovo comandante Philip (Frank Ashmore) è il fratello gemello di Martin, ma non è altrettanto bene intenzionato: idem Diana, che progetta di eliminare anche lui.
Nell’ultimo episodio (il 19°) arriva sulla Terra il leader alieno, intenzionato a prendere Elizabeth con sé e a fermare la guerra. Ma Diana ha messo una bomba nella sua navetta, pensando bene di incolpare la resistenza...
Di fatto questo fu l’ultimo episodio trasmesso (anche in Italia) lasciando sconcertati gli spettatori: infatti il finale aperto non ebbe seguiti.
In realtà era stato scritto un 20° episodio che non venne realizzato. In tale episodio Julie muore disintegrata dagli alieni,  e si scopre che la tregua era uno
stratagemma alieno per sconfiggere definitivamente i terrestri, riaprendo di fatto

le ostilità. Il 20° episodio doveva anticipare una seconda serie, che invece non venne mai girata.
Complessivamente la serie è ben realizzata, le astronavi aliene sono molto ben fatte, sia i modellini che quelle a grandezza naturale, e anche gli interni sono ben curati. Unico limite, se vogliamo, delle “matte-shot” un po’ troppo evidenti (si parla comunque di un prodotto televisivo...).
“Visitors” venne trasmesso anche in Italia dalle reti Mediaset (per diversi giorni il programma venne preannunciato in un breve spot dove appariva solo la famosa “V” rossa), con un buon successo di pubblico.
Pare che attualmente si stia girando una nuova serie intitolata “V: The second generation” (V: La seconda generazione), scritta nuovamente da Kenneth
Johnson, e tutti i fan dei lucertoloni la stanno aspettando con ansia.

24 episodi, colore.

Prima miniserie

1) V (V-visitors, parte I), 2h
2) V (V-visitors, parte II), 2h

Seconda miniserie
 

3) V: The Final Battle (V-visitors, parte I), 2h
4) V: The Final Battle (V-visitors, parte II), 2h
5) V: The Final Battle (V-visitors, parte III), 2h

La serie (19 episodi da 60’)

6) Liberation Day (Il Giorno della Liberazione)
7) Dreadnought (Gli impavidi)
8) Breakout (Fuga per la vita)
9) The Deception (Il messaggio)
10) The Sanction (Padri e figli)

11) Visitor's Choice (La fabbrica)
12) The Overlord (Pericolose alleanze)
13) The Dissident (Il dissidente)
14) Reflections in Terror (Sorelle)
15) The Conversion (Il signore della guerra)
16) The Hero (Infiltrazione)
17) The Betrayal (Tradimento)
18) The Rescue (Matrimonio fatale)
19) The Champion (Il campione)
20) The Wildcats (Giustizia è fatta)
21) The Littlest Dragon (Eroi a confronto)

22) War of Illusion (Guerra totale)
23) Secret Underground (Nel cuore del vulcano)
24) The Return (Pace in Terra)





 

 







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