POLIZIA SPAZIALE

Produzione: GB, 1994-95

Interpreti: Ted Shackelford, Rob Youngblood, Simone Bendix, Nancy Paul, Nick Klein, Megan Olive, Jerome Willis, Mary Woodvine, Tom Watt, Richard James, Lou Hirsch, David Quilter, Gary Martin.

Serie di Gerry Anderson del periodo “post-Space:1999”.
Dopo aver rispolverato i pupazzi con “Terrahawks” (ma lo smalto di “Thunderbirds” era andato perso), il produttore inglese aveva ripreso in mano l’idea di una serie live-action.
L’idea di un “distretto di polizia spaziale” ambientato nel futuro era nata già nel 1986: Anderson aveva prodotto un episodio-pilota intitolato “Space Police”, con l’attore Shane Rimmer (già apparso in diverse serie precedenti) nel ruolo principale. Purtroppo però non si era trovato un acquirente interessato alla serie e l’idea venne momentaneamente accantonata.
Trascorsi quasi dieci anni (e altri telefilm pilota abortiti, a dimostrazione di come Anderson faticasse a risalire la china), nel 1994 la serie poté
finalmente partire con un titolo leggermente diverso (Space Precinct, letteralmente “distretto di polizia spaziale”) e un nuovo attore come protagonista.
Il tenente Patrick Brogan (Ted Shackelford) viene trasferito da New York sul pianeta Altor, al  distretto di polizia 88 di Demeter City.
Suoi collaboratori gli agenti Jack Haldane (Rob Youngblood) e Jane Castle (Simone Bendix), tra i quali, ovviamente, c’è anche del tenero. Brogan, invece, è sposato con due figli, e tutta la famiglia si è trasferita con lui a Demeter city.
Le storie sono a sfondo poliziesco-fantascientifico, i protagonisti devono muoversi in una città multirazziale interagendo con criminali (ma anche
colleghi) di tutte le razze e forme... fornendo il pretesto per battute del tipo “Mani in alto! E tutte quante!” come qualcuno ha malignamente osservato.
Per realizzare buona parte dei personaggi alieni vennero realizzati trucchi e maschere varie, se non addirittura pupazzi veri e propri.
Le trame sono spesso simili a quelle dei normali telefilm polizieschi, solamente spostate in un contesto futuristico (dove non mancano le auto volanti in perfetto stile “Blade Runner”).
Anche questa volta gli effetti speciali furono di Stephen Begg, e va detto che il risultato è sicuramente più appagante rispetto a quanto si era visto con “Terrahawks”. In ogni caso, la serie fu molto costosa, soprattutto se valutata in base ai parametri televisivi.
Le musiche, dignitose, sono invece di Crispin Merrel.
Il programma venne viziato dai soliti problemi delle produzioni di Anderson, ovvero i programmisti delle varie emittenti inglesi e americane si trovarono indecisi su quale fosse il pubblico più adatto alla visione: infatti il format lì per lì sembrava piuttosto da bambini, salvo poi scoprire che molte storie erano consigliabili solo per un pubblico adulto... il risultato fu sempre quello, ovvero trasmissioni in orari strani e variabili, e audience deludente.
La serie è inedita in Italia.


 
24 episodi, colore, 60’

1) Protect and Survive (Sopravvivere e proteggere)
2) Enforcer (Tutore dell’ordine)
3) Body & Soul (Anima e corpo)
4) Double Duty (Doppio incarico)
5) The Snake (Il serpente)
6) Time to Kill (Tempo di uccidere)
7) Deadline (Vicolo cieco)
8) Seek and Destroy (Trovare e distruggere)
9) The Power (Il potere)
10) Illegal (Illegalità)
11) Divided We Stand (Separazione)
12) Two Against the Rock (Due contro la prigione)
13) Takeover (Sopravvento)
14) Predator and Prey (Predatore e preda)
15) The Witness (Il testimone)
16) Hate Street (Strada dell’odio)
17) Friends (Amici)
18) Smelter Skelter (Lo scivolo)
19) Flash (Lampo)
20) The Fire Within – part I (Il fuoco dentro, parte I)

21) The Fire Within – part II (Il fuoco dentro, parte II)
22) The Forever Beetle (Insetto immortale)
23) Deathwatch – part I (Spettacolo di morte, parte I)
24) Deathwatch – part II (Spettacolo di morte, parte II)




 

 


 




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